Borgo Val di Taro PR


78° Liberazione di Borgotaro 09-04-2023

Foto di repertorio del 70° 9 aprile 2015

 9 Aprile 1945 Palazzo Ostacchini fine della guerra a Borgotaro.

Attacco al  Palazzo Ostacchini

 L’ ordine d’operazione del Comandante Libero n° 880 per l’eliminazione del presidio di Borgotaro, viene emanato la sera del 7 Aprile e prevede compiti operativi particolareggiati per tutti i sette distaccamenti.

.Asserragliati nel Palazzo Ostacchini, nella casa Beccarelli , nella stazione ferroviaria, dentro la galleria del Borgallo, fra le cataste del legname della F.N.E.T. i tedeschi si difendono accanitamente  tutto il giorno. Nei primi attacchi viene ferito gravemente Cacchioli Domenico> Banda> che morirà due giorni dopo.

Le armi pesanti : mitragliatrici e mortai sono piazzati sulla fabbrica del cemento, sul Castello, sopra la cascata del canale della Centrale, Casa Botti,  mentre i partigiani portano gli assalti partendo dal cimitero,dal molino dell’ Aglio, da Casa Botti.

Alla sera, dopo vari tentativi d’assalto, si tenta di far esplodere il Palazzo del Comando con una carica di dinamite : la carica viene piazzata ma non esplode.

Durante la notte i tedeschi sono assediati ed alla mattina i primi due caselli ferroviari 62 e 64 si arrendono.

Il Palazzo Ostacchini viene espugnato in tarda mattinata dopo un ennesimo assalto e dopo che esplode la seconda carica piazzata da tre ardimentosi ribelli: Napoli, Ailù e Rosetta.

Ormai qualche soldato tedesco aveva cominciato  individualmente ad abbandonare la sua posizione e si era arreso ai partigiani. Qualcuno, addirittura, nel tentativo di arrendersi individualmente era stato ucciso da un maresciallo delle S.S. che si ostinava alla resistenza contro la volontà dello stesso comandante del presidio. I partigiani irrompono nel palazzo da tanti mesi sede del comando tedesco.

È Gino Del maestro che ci fa rivivere quell’ indimenticabile momento : Libero,Rosetta Solari, Ailù Corrado,Lino, Bomba Pio ed io fummo i primi ad entrare nel Palazzo. Il tenente stava scendendo le scale; si staccò il cinturone con la rivoltella e la consegnò ad Ailù. Il Comandante Libero fece scendere tutti i prigionieri, li mise in fila lungo la strada e li portò verso la stazione.

Segue poi un rastrellamento alla stazione, nella galleria ed alla F.N.E.T. dove i tedeschi, circondati , ad uno ad uno, si arrendono. In totale i tedeschi catturati sono un centinaio, ingente il bottino bellico: dentro la galleria del Borgallo vengono rinvenuti 900 quintali d’esplosivo, ed un enorme quantitativo di viveri e vestiario. Presumibilmente l’ esplosivo dove  servire per far saltare l’ Arsenale di La Spezia ed alla fine della guerra, rimasto incustodito, sarà la causa di una grossa tragedia.

L’ episodio è tratto dal libro di Giaccomo  Vietti > L’ ALTA  VAL TARO NELLA RESISTENZA >>


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